Il salto in alto è una specialità sia maschile che femminile dell’atletica leggera in cui l’atleta deve superare con un salto un’asticella orizzontale messa a una certa altezza. La tecnica di salto più utilizzata è lo stile “Fosbury”, introdotta a partire dagli anni 1960 e resa celebre da Dick Fosbury, oro ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968. Questo nuovo stile ha rappresentato un vero e proprio fattore che ha rivoluzionato il salto in alto attraverso gli studi di fisica. In questa tecnica i saltatori superano l’asticella di schiena utilizzando una rincorsa che ha in parte una traiettoria circolare.
Il salto in alto
Schematicamente il salto in alto può essere suddiviso in quattro fasi principali:
- Una fase di rincorsa, che serve al saltatore per generare la massima velocità;
- Lo stacco, per trasformare la velocità orizzontale in velocità verticale;
- Fase di volo, per cambiare il posizionamento e l’orientamento delle diverse parti del corpo al fine di superare l’asticella;
- Fase di atterraggio, per consentire al saltatore di terminare il gesto in sicurezza.

Il centro di gravita ed il centro di massa
Pe poter comprendere al meglio gli aspetti fisici alla base del salto in alto è indispensabile parlare di centro di gravità e centro di massa.
Il punto attorno al quale tutte le particelle di un corpo sono uniformemente distribuite, e quindi il punto in cui potremmo posizionare il vettore della forza peso per determinarne appunto peso ed equilibrio, è il centro di gravità del corpo. La gravità applica una forza solo verso il basso, diretta verso la terra, ma possiamo considerare il corpo in una qualsiasi direzione. Il centro di massa invece si muove come se fosse in esso concentrata tutta la massa del corpo, perciò è il punto di riferimento per tracciare il movimento del corpo intero, esso è un punto astratto che potrebbe anche risultare al di fuori del corpo stesso.
Centro di massa e centro di gravità sono fondamentalmente lo stesso punto, se non che il centro di gravità viene utilizzato solo per identificare il centro del corpo lungo la direzione verticale.
Perché la tecnica Fosbury è cosi efficace?
La caratteristica principale di tale tecnica è che permette all’atleta di superare una asticella più alta rispetto alla massima altezza raggiunta dal suo centro di massa durante il salto. Questo perché l’atleta è in grado di modificare la posizione dei segmenti corporei attorno al centro di massa al momento opportuno, proprio per superare una asticella più alta.

Il Saltatore applica al terreno una grande forza diretta verso il basso al fine di raggiungere una elevata velocità verticale al momento dello stacco da terra (A). In questa fase entrambi gli arti superiori e la gamba interna sono slanciate verso l’alto. Le braccia vengono poi spostate lungo il corpo quando la testa si estende all’indietro sopra l’asticella (B), mentre il centro di massa continua a salire. Al picco della traiettoria (C), il centro di massa è leggermente sotto l’asticella, ma il segmento del corpo che la sta attraversando si trova al di sopra e le gambe e la testa rimangono al di sotto. Infine, quando il centro di massa scende verso il basso, le gambe sono gli ultimi segmenti a superare l’asticella (D).
Quindi modificando la posizione del corpo attorno al proprio centro di massa, un saltatore può superare una asticella la cui altezza è maggiore della massima altezza raggiunta dal suo centro di massa. E’ questo quindi il grande vantaggio derivante dall’utilizzo della tecnica Fosbury.
Tratto da “Biomeccanica dello sport” – Anthony Blazevich
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